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Questo amico silente Microsoft Defender...

Immagine del redattore: texservice13texservice13

Aggiornamento: 13 gen

Microsoft Defender è la versione (gratuita) di antivirus messo a disposizione da Microsoft sui suoi nuovi sistemi operativi.


A differenza di quelli più blasonati a pagamento, è un amico silente, che malgrado le apparenze, esegue egregiamente il suo lavoro.


Tra i tanti servizi che Defender propone c'è quello che protegge i dati dagli attacchi ramsonware, cioè dalla crittografazione dei dati.


Il ransomware crittografa i file bloccandone l’accesso finché la vittima non paga il riscatto richiesto. I file diventano ostaggi e, se l’attacco non può essere affrontato con altri metodi, l’utente è costretto ad accettare i termini degli aggressori.


Ma Defender mette a disposizione la funzione della protezione ransomware...


Infatti, se sei un utente di Windows 11, puoi abilitare la protezione integrata dal ransomware in Windows effettuando questi semplici passaggi.


Per iniziare è necessario aprire l’app Sicurezza di Windows. Apri quindi il menu Start, digita “Sicurezza Windows” e premi Invio.Vai a Protezione da virus e minacce sulla barra di sinistra, quindi seleziona Gestisci protezione ransomware nella parte inferiore dello schermo. Nella nuova finestra abilita l’opzione “Accesso controllato alle cartelle”. Questa funzionalità limita l’accesso delle app a cartelle come OneDrive, Documenti, Immagini, Video, Musica e Preferiti. Inoltre, puoi aggiungere manualmente altre cartelle.


Tieni conto che alcuni programmi, come Microsoft Office, hanno accesso automatico a queste cartelle. Tuttavia, se l’applicazione non è attendibile, non sarà in grado di vedere il contenuto delle cartelle senza un’autorizzazione esplicita, che può essere concessa tramite Sicurezza di Windows.


Infine, per una protezione completa, è importante disporre di copie di backup dei file. Se sei connesso a OneDrive, Windows creerà automaticamente queste copie. Per assicurarti che la funzionalità funzioni, vai su “Protezione anti-ransomware” e apri la sezione “Recupero dati dopo attacchi”.


Concludendo, la protezione ransomware è un equilibrio tra sicurezza e comodità. Ad esempio, potrebbero esserci dei problemi all’accesso ai file di salvataggio archiviati nella cartella Documenti perché è bloccato per impostazione predefinita; problema facilmente risolvibile aggiungendo l’applicazione desiderata all’elenco consentito o salvando i file in una cartella diversa.


Per proteggere i tuoi dati, si consiglia inoltre di effettuare sempre il backup non solo nel cloud, ma anche in un archivio offline come ad esempio uno storage esterno. Ciò fornisce una migliore protezione in caso di attacco ransomware.



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